Manager per la Sostenibilità : una Chiave di Volta

Published on 26 September 2024 at 11:39

Lo scenario attuale richiede una figura professionale nuova, che svolga il ruolo di intermediario fra azienda e mondo esterno ( dagli stakeholder alla governance ), attenendosi alle normative e ai regolamenti che ogni anno si fanno sempre più attenti e precisi ( dalla Tassonomia UE del 2020 al CSRD del 2023 ), coadiuvati da ingenti sanzioni economiche. Oggi il consumatore attento non si soddisfa di dichiarazioni pressapochiste. Le nuove generazioni fanno particolare caso a chi svolge politiche trasparenti e sensibilizzate. Ciò garantisce un vantaggio competitivo significativo, aumentando la desiderabilità dell’impresa agli occhi dei potenziali investitori e consumatori.

Il compito di questi professionisti non si limita alla conformazione normativa delle imprese, ma coinvolge tutti gli aspetti manageriali : di strategia d’impresa, gestione delle risorse, coinvolgimento degli stakeholder, monitoraggio e reportistica.

Strategia Sostenibile

Nell'ambito di una strategia di sostenibilità, l'azienda si impegnerà a differenziare i propri prodotti e servizi attraverso l'ottenimento di certificazioni ambientali, che richiedono il completamento di moduli complessi e specifici, e l'uso di materiali e risorse sostenibili. In tal modo l’impresa otterrà non solo un vantaggio competitivo sui concorrenti, ma anche una maggiore fiducia da parte dei propri consumatori. Ciò rende un impresa difficilmente sostituibile e quindi di lunga permanenza sul mercato. Questo vantaggio non sarà di lunga durata, poiché sempre più aziende stanno attivamente assumendo queste nuove figure manageriali

Creazione di valore

Risulta ormai obsoleto il concetto di sostenibilità quale non profit. Imprenditori quali Muhammad Yunus hanno approfittato del gap nel mercato per costruire economie rigogliose e con un importante risvolto sociale. Il microcredito, ad esempio, ha permesso a tutti l’accesso a risorse finanziarie e La Grameen Bank risulta la  prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri basandosi non sulla solvibilità, bensì sulla fiducia. Ogni nasce una nuova tipologia di imprenditorialità, quella dell’imprenditore sociale.

Gestione delle risorse

Le nuove strategie di gestione dei rischi e delle risorse si basano sull’ottimizzazione di materia, tempo ed energia. Il processo manageriale diviene maggiormente analitico. Mappando tutte le emissioni e gli sfruttamenti delle risorse, vengono utilizzati i fattori di caratterizzazione derivati da modelli matematici di causa/effetto per calcolare i potenziali impatti. Tramite funzioni quali l’analisi LCA si possono individuare i cosiddetti hot-spot, ovvero le fasi del ciclo di vita di un prodotto che contribuiscono maggiormente al suo impatto ambientale.

Per fare ciò esistono molteplici software, quali SimaPro o GaBi con data set che ci permettono di analizzare l’intero ciclo di vita del nostro prodotto. Tali software possono essere utilizzati nella progettazione della nostra catena di produzione e nella scelta delle risorse, oppure per individuare i punti perfezionabili e investire coscientemente in innovazione e ricerca.

Comunicazione e pedagogia ambientale

L’impresa e l’economia sono fatte di persone. Possiamo analizzare l'etica d'impresa solo a livello operativo, valutando le persone che agiscono nel rispetto dei principi morali. L'impresa, infatti, non possiede una soggettività morale autonoma, lasciando spazio a pratiche di incoerenza, mistificazione e falsificazione. Per questo motivo esiste un test, il Test di Razionalizzazione, volto a verificare i principi morali delle persone che operano all'interno dell'azienda. È fondamentale dunque un approccio diretto e trasparente che crei una connessione non solo con il consumatore, ma anche con il dipendente ( lo stakeholder principale ). Le campagne di sensibilizzazione e i progetti di pedagogia ambientale sono essenziali alla trasmissione dei target dell’impresa, ai dipendenti e ai consumatori. Riprendendo sempre l’Agenda 2030 e il Green New Deal.

Report di Sostenibilità 

Tali progetti andranno poi racchiusi in un report di sostenibilità (secondo gli standard internazionali : GRI, CSRD ecc.) che possa elencare le performance sociali e ambientali raggiunte, i punti deboli della produzione e gli obbiettivi per il futuro. CDP è uno dei sistemi di reportistica più famosi: solo nel 2021 è stato utilzzato 14000 aziende. Presenta tre questionari diversi : per il cambiamento climatico, per la sicurezza delle risorse idriche e per gli impatti forestali. Mentre Ecovadis si focalizza sulla gestione abientale dell'impresa, con il supporto di documentazioni ed evidenza. Tali sistemi garantiscono la possibilità di dare una votazione ai propri processi produttivi, comparandosi allo stesso tempo con altre aziende.

GRI, SASB e TCFD sono i modelli di reportistica più utilizzati. Nel 2020 il 52% dei report di sostenibilità pubblicati dalle aziende incluse nell'indice Russell 1000 si è allineato agli standard GRI (Global Reporting Initiative). Questo dimostra un forte impegno per la trasparenza e la standardizzazione nel reporting ​(G&A)(Sustainability Reports).

In quest’ottica di trasparenza emerge un’affidabilità che incentiva l’economia di rete e gli investimenti esterni, dove al centro persiste il desiderio di creare valore economico e sociale.

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