Harris e Trump, risvolti sulla sostenibilità

Published on 14 September 2024 at 16:54

Nello scontro fra la Harris e Trump, dove possiamo collocare le politiche ambientali e di sostenibilità ?

Tanto attese, le elezioni degli Stati Uniti saranno promotrici di cambiamenti e rivoluzioni. Le decisioni degli elettori americani andranno ad influire su tutto il globo. Se prendiamo in esame la sfera ambientale ed economica, dove possiamo collocare i due candidati ?

STATI UNITI E CLIMA

L’incremento della temperatura rispetto all’era preindustriale ha raggiunto nel 2023 la media globale di 1,2°C. Con il raggiungimento di essa i disastri ambientali pullulano in tutto il globo, mettendo a repentaglio anche l’economia statunitense, il cui territorio è minacciato da gravi pericoli. Nel 2020, la California ha visto alcuni dei peggiori incendi della sua storia, con circa 4,2 milioni di acri bruciati, l'equivalente dell'intera area della Contea di Los Angeles. Nel 2021 e 2022, gli incendi hanno causato gravi perdite economiche e danni ambientali. Il riscaldamento degli oceani ha comportato l'evaporazione dell’acqua e l’aumento di umidità, che hanno favorito lo sviluppo di cicloni tropicali. Nel 2021 l’uragano Ida ha devastato la Louisiana e causato gravi inondazioni a New York e in altre parti del nord-est del Paese. I danni sono stati stimati in decine di miliardi di dollari. Nel 2022 l’uragano Ian ha colpito la Florida e la Carolina del Sud, causando danni estesi a infrastrutture e abitazioni. Le mareggiate causate dall'uragano hanno superato i 4 metri in alcune zone costiere. Gli stati come Arizona, Nevada e California hanno affrontato siccità prolungate che hanno ridotto le riserve d'acqua e messo a rischio l'agricoltura. Il Lago Mead, che fornisce acqua a milioni di persone, ha registrato i suoi livelli più bassi.

È innegabile la connessione fra catastrofe e uomo. Non si parla più di azioni per il futuro, si parla di prevenzione del rischio e di tutela della vita dei proprio cittadini.

TRUMP ( 2017- 2021 )

Le posizioni di Trump riguardo la transizione ecologica e la mitigazione del rischio sono chiare. Il cambiamento climatico è un invenzione e un ostacolo per crescita economica a breve termine, che è sostenuta dall'occupazione nel settore energetico tradizionale, di carbone e petrolio.

Come ha agito Trump rispetto a ciò nell’ultimo mandato ?

INTERVENTO E DEREGOLAMENTAZIONE

Trump si è mobilitato per eliminare alcuni vincoli normativi. Tra questi ricordiamo:

  • Ritiro dall'Accordo di Parigi (2017): Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall'Accordo sul clima di Parigi, che mirava a limitare l'aumento delle temperature globali al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali. Questo ha minato gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico.
  • Allentamento delle normative ambientali: La sua amministrazione ha annullato o ridimensionato più di 100 regolamentazioni ambientali, tra cui norme sulle emissioni di gas serra, sull'inquinamento dell'aria e dell'acqua, e sulla protezione delle specie in pericolo.
  • Promozione di combustibili fossili: Trump ha sostenuto apertamente l'espansione della produzione di petrolio, carbone e gas naturale negli Stati Uniti, approvando progetti come l'oleodotto Keystone XL e incentivando il fracking. Questa enfasi sui combustibili fossili è in netto contrasto con la necessità di transizione verso fonti di energia rinnovabile per affrontare la crisi climatica.
  • Riduzione delle protezioni ambientali: Ha ridimensionato le aree protette nazionali, tra cui Bears Ears e Grand Staircase-Escalante, aprendo queste terre a progetti di estrazione mineraria e trivellazione.

Non contento, durante il suo mandato Trump (2017-2021) ha adottato una serie di misure svolte a stimolare la crescita economica, tra cui tagli fiscali e deregolamentazione. Implementando politiche di deregulation, riducendo o eliminando molte normative considerate eccessive, specialmente nei settori dell'energia, della finanza e dell'ambiente.

  • Settore energetico: La deregolamentazione ha favorito lo sviluppo di risorse di combustibili fossili come il petrolio e il gas naturale, contribuendo a rendere gli Stati Uniti uno dei principali produttori mondiali di energia. Questo ha avuto effetti positivi sull'occupazione nei settori legati all’energia.
  • Riduzione delle normative ambientali: Trump ha ridotto le regolamentazioni ambientali, sostenendo che normative meno rigide avrebbero stimolato la crescita economica. Tuttavia, questo approccio ha sollevato critiche per i potenziali danni a lungo termine per l'ambiente e la salute pubblica.

La deregolamentazione ha probabilmente contribuito a una crescita economica più rapida in alcuni settori, in particolare l'energia e le costruzioni. Tuttavia, l'impatto complessivo è difficile da quantificare e ci sono preoccupazioni sul fatto che alcune di queste politiche potrebbero avere effetti negativi a lungo termine, in particolare in termini di danni ambientali e di sostenibilità.

 

BIDEN (2021-2024)

Naturalmente per conoscere le future intenzioni della candidata Harris (ex vicepresidente di Biden) occorre analizzare le politiche attuate da Biden durante il suo mandato.

Le politiche di sostenibilità di Joe Biden, durante la sua presidenza, hanno rappresentato un'inversione netta rispetto all'approccio di Donald Trump. L'amministrazione Biden ha adottato una strategia ambiziosa e strutturata per affrontare la crisi climatica, promuovere le energie rinnovabili e portare gli Stati Uniti a una leadership globale sul clima.

AMMINISTRAZIONE BIDEN

  • Rientro degli accordi di Parigi : Uno dei primi atti di Joe Biden come presidente è stato riportare gli Stati Uniti nell'Accordo di Parigi, il principale accordo globale per limitare il riscaldamento globale. Questo passo è stato un segnale importante del suo impegno nel contrastare il cambiamento climatico e riprendere il ruolo degli Stati Uniti nella cooperazione internazionale per la sostenibilità.
  • Piano per il clima, riduzione delle emissioni : Biden ha fissato l'obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di carbonio negli Stati Uniti entro il 2050 e di decarbonizzare il settore elettrico entro il 2035. Questo implica una drastica riduzione delle emissioni di gas serra, in particolare nei settori chiave come energia, trasporti e industria. A tal proposito l’amministrazione ha rafforzato gli standard di efficienza energetica per i veicoli, mirando ad aumentare l'adozione di veicoli elettrici. E sono stati promossi messici investimenti nell'energia solare, eolica e altre fonti rinnovabili per sostituire il carbone e il gas naturale come principali fonti di elettricità.
  • Inflation Reduction Act (IRA) : Uno dei risultati legislativi più significativi dell'amministrazione Biden è stato l'approvazione dell'Inflation Reduction Act (IRA) nel 2022, che include il più grande pacchetto di misure sul clima nella storia degli Stati Uniti.           Tra cui : 370 miliardi per gli investimenti destinati a ridurre le emissioni di gas serra, migliorare  l'efficienza energetica e incentivare l'uso di veicoli elettrici; crediti d’imposta per individui e aziende che adottano tecnologie verdi, come pannelli solari, turbine eoliche e veicoli elettrici, incentivando la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio; crediti d’imposta per individui e aziende che adottano tecnologie verdi, come pannelli solari, turbine eoliche e veicoli elettrici, incentivando la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
  • Piano per l'Occupazione Green (American Jobs Plan): Biden ha integrato i temi della sostenibilità con quelli economici, proponendo il Piano per l'Occupazione Green(American Jobs Plan), che prevede la creazione di milioni di posti di lavoro attraverso investimenti in infrastrutture verdi.
  • Giustizia Ambientale : Biden ha posto una forte enfasi sulla giustizia ambientale, cercando di affrontare l'impatto sproporzionato del cambiamento climatico e dell'inquinamento sulle comunità a basso reddito e le minoranze. La sua amministrazione ha creato un "Environmental Justice Advisory Council" per monitorare l'implementazione di politiche che migliorino la qualità della vita delle comunità più vulnerabili.

HARRIS

In tutto questo dove si pone la Harris?

Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti, ha un curriculum più orientato verso la sostenibilità, allineandosi con le posizioni del Partito Democratico e con il "Green New Deal", un pacchetto di proposte che mira a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e creare una nuova economia verde. Sebbene Harris non sia mai stata una candidata presidenziale principale, le sue posizioni come senatrice e vicepresidente sono chiare riguardo all’ambiente.

Politiche pro-ambientali di Kamala Harris

Harris ha sostenuto il Green New Deal, un piano ambizioso per raggiungere l'azzeramento delle emissioni nette di carbonio entro il 2050 e promuovere investimenti in energie rinnovabili e infrastrutture verdi.

Durante la sua campagna per le primarie presidenziali nel 2020, ha proposto un piano per combattere il cambiamento climatico che includeva l'idea di affrontare le disuguaglianze sociali ed economiche derivanti dai problemi ambientali. Ha messo in evidenza l'idea di proteggere le comunità più vulnerabili, spesso le più colpite dagli impatti del cambiamento climatico e dell’inquinamento. Sostenendo proposte legislative volte a proteggere le specie in via di estinzione e preservare la biodiversità. Harris e l'amministrazione Biden hanno promosso politiche per incentivare l'uso di energie rinnovabili, come l'eolico e il solare, con l’obiettivo di creare posti di lavoro green.

 

In questo disegno politco appaiono chiare le sorti ambientali, e tocca sperare nella scelta più giusta e migliore...

Add comment

Comments

There are no comments yet.